Oggi arrivano notizie interessanti dalla direzione di Pokrovsk.
Qui, lo sforzo internazionale a sostegno della lotta dell’Ucraina contro la Russia, guidato dalla Coalizione dei droni con la Lettonia in prima linea, è destinato a fornire già entro giugno 12.000 droni. Di conseguenza, la brigata di droni più letale, “Gli Uccelli di Magyar”, responsabile della zona più calda del fronte, ha già decimato numerose brigate dell’avanguardia russa.

La Coalizione dei droni è stata ufficialmente formata all’inizio del 2024 nell’ambito del Gruppo di Contatto per la Difesa dell’Ucraina. Co-guidata da Lettonia e Regno Unito, questa iniziativa internazionale è stata creata per rifornire l’Ucraina con grandi quantità di veicoli aerei senza pilota, sistemi di guerra elettronica e tecnologie di supporto.

Oggi composta da 16 paesi, tra cui Canada, Australia, Francia, Germania, Polonia e Svezia, la coalizione avrebbe già consegnato un milione di droni di vario tipo entro febbraio di quest’anno.

Tra i contributori più attivi, la Lettonia è emersa come un partner fondamentale in questo sforzo, essendo il paese che ha dato avvio all’iniziativa e ha coordinato con il Regno Unito per coinvolgere le nazioni più grandi. Lo scorso anno, la Lettonia ha promesso oltre 5.000 droni, dai modelli da ricognizione fino ai droni d’attacco FPV (first-person view). Questi sono prodotti da sette aziende della difesa lettoni, a dimostrazione delle crescenti capacità industriali militari del paese. Con la consegna di 12.000 droni solo nella prima metà di quest’anno, la Lettonia sembra aver quasi quintuplicato la sua produzione annuale rispetto all’anno precedente.

Sostenuto da un investimento di 20 milioni di euro, l’aiuto lettone comprende anche la formazione degli operatori di droni e il supporto tecnico, aumentando così l’efficacia operativa delle unità di droni ucraine lungo tutta la linea del fronte.

Nessun luogo rende più evidente questo supporto del campo di battaglia dominato dai droni attorno a Pokrovsk, dove la guerra dei droni ucraina, guidata dall’unità “Uccelli di Magyar”, ha devastato la logistica e i movimenti delle truppe russe a migliaia. Gli attacchi con droni hanno paralizzato convogli e posizioni di rifornimento, consentendo contrattacchi ucraini che hanno messo in sicurezza posizioni chiave vitali per la difesa di Pokrovsk. Fondata da Robert Brovdi, nome in codice Magyar, l’unità è passata da una piccola squadra a una vera brigata, comprendente piloti di droni, ingegneri, specialisti in guerra elettronica e ufficiali dell’intelligence.

Operano in squadre decentralizzate, concentrate sulla sorveglianza profonda, sugli attacchi con droni kamikaze e sull’interruzione elettronica—spesso distruggendo sistemi di artiglieria e difesa aerea russi ben oltre la linea del fronte.


I droni lettoni svolgono un ruolo diretto nel consentire queste missioni. Con i droni FPV ora prodotti in massa e forniti da aziende lettoni, gli “Uccelli di Magyar” possono mantenere un ritmo operativo elevato senza il timore di esaurire le scorte. Questi droni FPV sono veloci, affidabili e facili da usare, facilmente adattabili sia per attacchi diretti che per la ricognizione.


L’integrazione con i programmi di formazione lettone assicura che gli operatori non solo siano ben equipaggiati, ma anche altamente qualificati grazie all’esperienza generale dell’unità nei punti più caldi del fronte. Questo livello di supporto estero si è dimostrato un vero moltiplicatore di forza.


I risultati parlano da soli: secondo Magyar, l’unità ora riesce a effettuare un attacco riuscito ogni sei minuti e mezzo, un ritmo in continuo aumento con l’accrescersi di esperienza e supporto. In totale, gli “Uccelli di Magyar” hanno inflitto gravi perdite a personale ed equipaggiamento russi, con lo stesso Magyar che stima un rapporto di uccisioni di circa 1.000 nemici per ogni operatore di droni perso. Per quanto riguarda le eliminazioni confermate, solo nei primi 10 giorni di aprile, l’unità ha eliminato 564 soldati russi e ne ha feriti altri 311—ciò significa che una sola brigata di droni ucraina sta annientando l’equivalente di una brigata d’assalto russa ogni quattro settimane. Oltre all’impatto diretto sul campo di battaglia, l’unità pubblica costantemente filmati delle proprie operazioni, svolgendo una funzione di guerra psicologica seminando paura e esitazione tra le forze russe e i potenziali coscritti.


Nel complesso, il successo degli sforzi ucraini nella guerra dei droni sottolinea l’importanza cruciale del lavoro della Coalizione dei droni. Con la Lettonia che ha moltiplicato per cinque la propria produzione in un solo anno, il suo sostegno, insieme a quello degli altri alleati, resta vitale affinché le forze ucraine mantengano il vantaggio nella guerra tecnologica. Ciò consente a unità in prima linea come gli “Uccelli di Magyar” di dominare settori chiave come quello di Pokrovsk, negando ai russi l’iniziativa e logorandone la capacità offensiva. Con le nuove tecnologie, come i droni con connessione in fibra ottica che consentono il controllo di fuoco anche in presenza di guerra elettronica nemica, esiste ora il potenziale per colpire più in profondità e con più forza che mai.

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