Oggi, le notizie più importanti arrivano dalla direzione di Novopavlivka.
Qui, combattenti russi sono tornati sul campo di battaglia, ma questa volta combattono per l’Ucraina. Con lo spostamento del fronte verso sud, nuove immagini mostrano come soldati russi stiano assaltando linee russe, aiutando gli ucraini ad accelerare contrattacchi che ora si estendono su due regioni.

Come già riportato, gli ucraini hanno avviato un contrattacco nell’ovest del Donetsk, dove le forze ucraine hanno respinto unità russe da villaggi esposti lungo il fiume Mokri Yali. L’obiettivo era far crollare salienti vulnerabili, ristabilire la linea del fronte e ottenere un terreno più favorevole, soprattutto mentre i battaglioni russi erano ancora sovraestesi dalle loro precedenti avanzate.

Ora, un nuovo attore dalla parte ucraina si è unito alla battaglia. Il Corpo Volontario Russo, un’unità composta interamente da cittadini russi che hanno rifiutato la cosiddetta operazione militare speciale di Putin, è entrato in campo al fianco dell’Ucraina.

Nuove riprese mostrano operazioni di bonifica casa per casa nei villaggi occupati dai russi, attacchi con droni FPV contro posizioni russe e la cattura di truppe e armi nemiche. In uno degli scontri principali, i gruppi d’assalto dell’unità hanno avanzato attraverso le linee alberate vicino ad Andriivka-Klevtsove e hanno ingaggiato posizioni russe fortificate.


Bombardieri e carri armati hanno sostenuto l’avanzata, mentre droni FPV isolavano i difensori colpendo rifugi e corridoi di movimento. Alla fine dell’operazione, il Corpo Volontario Russo aveva preso prigionieri sedici soldati russi, con decine di altri uccisi o feriti.


L’unità di volontari non operava da sola, perché le forze speciali ucraine hanno condotto un assalto parallelo nello stesso villaggio, eliminando secondo quanto riferito oltre 90 soldati russi e catturandone altri 5. Hanno anche conquistato diversi punti fortificati russi vicino all’insediamento, probabilmente posti di osservazione avanzata, che hanno dato loro un migliore controllo del fuoco sul terreno circostante. Le riprese mostrano chiaramente che l’attacco è partito da ovest, con le forze speciali che hanno ammorbidito le posizioni nemiche e aperto la strada alle unità d’assalto principali.

Confermati i primi successi, il comando ucraino ha ora ampliato l’operazione. La 225ª Brigata d’Assalto, nota soprattutto per aver sfondato le difese russe durante la sua offensiva di successo nella regione di Kursk, è stata ridispiegata e ha lanciato una nuova offensiva più a sud.

Riprese da Vorone mostrano la 225ª all’opera con veicoli corazzati Bradley per colpire posizioni russe e ripulire le linee alberate.

Questa spinta sembra mirata a eliminare gruppi di infiltrazione russi che avevano cercato di aggirare la linea del fronte e minacciare i nodi logistici ucraini vicino a Sosnivka.

Secondo i rapporti, questa spinta meridionale ha fermato quello che avrebbe potuto trasformarsi in una seria breccia russa. È un chiaro segnale che l’Ucraina non solo sta riconquistando terreno, ma sta anche rafforzando attivamente i punti deboli e stabilizzando l’intero settore. Ciò che rende tutto questo particolarmente efficace è che, in primo luogo, le unità ucraine si affidano molto ad assalti coordinati con droni, che permettono di colpire le posizioni russe dall’aria prima di avanzare con le unità di terra.


In secondo luogo, l’area offre condizioni insolitamente favorevoli alle tattiche ucraine, poiché il terreno comprende campi aperti e leggere linee alberate che migliorano la connettività dei droni e offrono visuali chiare. Non ci sono profonde gole o letti di fiumi asciutti, caratteristiche che di solito interrompono i segnali dei droni.


Infine, le posizioni russe qui sono scarsamente preparate e, poiché non si trattava di un fronte di lunga durata, le truppe russe non hanno mai potuto ereditare fortificazioni solide. Le loro trincee mancano di protezione dall’alto, rendendole altamente vulnerabili alle munizioni sganciate dai droni.

Il risultato è che le forze russe sono state costrette alla passività, perché dopo i primi attacchi ucraini i soldati russi hanno dovuto ritirarsi in rifugi sotterranei e cantine, riducendo la loro capacità di muoversi o coordinare la difesa. Le riprese ucraine mostrano diverse posizioni russe catturate quasi intatte, con i difensori che si arrendono invece di mantenere il terreno.

Nel complesso, la controffensiva ucraina in questo settore non sta solo riconquistando territorio, ma sta anche smantellando sistematicamente mesi di lenti guadagni russi. Ancora una volta, le unità russe sembrano aver raggiunto il loro limite operativo, come si è visto a Sumy; possono avanzare attraverso posizioni più deboli, ma faticano a mantenere il terreno sotto pressione. Il fatto che questo crollo sia ora accelerato dagli stessi cittadini russi del Corpo Volontario Russo aggiunge una potente dimensione simbolica. E con la 225ª Brigata, che ha già sfondato le linee russe a Kursk, ora impegnata a rafforzare il fronte, l’Ucraina sta trasformando lo slancio sul campo di battaglia in un messaggio politico.

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