Oggi arrivano le notizie più importanti dall’Ucraina.
Tre anni e mezzo di guerra hanno costretto l’Ucraina ad adattare le proprie difese aeree per affrontare le attuali realtà del campo di battaglia. Ora, con la nuova branca dell’aeronautica ucraina, diventeranno ancora più efficaci.

Recentemente, il Comandante in Capo delle Forze Armate dell’Ucraina, Oleksandr Syrsky, ha annunciato la creazione di una nuova branca all’interno dell’Aeronautica: i Sistemi di Difesa Aerea senza Equipaggio. Questi nuovi sistemi senza pilota saranno integrati nella rete difensiva a strati esistente dell’Ucraina, fornendo uno strumento aggiuntivo contro gli attacchi dei droni russi a lungo raggio contro le retrovie militari e civili ucraine.

I sistemi di difesa aerea senza pilota sono droni intercettori specializzati utilizzati per contrastare i droni nemici. Questi sistemi d’arma sono autonomi o semi-autonomi, pur necessitando di un operatore umano per l’installazione, il lancio e le decisioni dell’ultimo minuto. I droni completano l’aviazione tattica tradizionale e le forze missilistiche contraeree proteggendo retrovie, zone popolate e infrastrutture critiche.

La nuova branca utilizza queste armi difensive contro i droni d’attacco russi, inclusi i droni kamikaze Shahed e i droni da ricognizione a lungo raggio. L’Ucraina ha schierato droni intercettori e munizioni vaganti, poiché i missili di difesa aerea tradizionali sono troppo costosi e poco adatti a colpire obiettivi economici, a bassa quota e a bassa velocità.

I droni intercettori rappresentano un’alternativa economica per abbattere Shahed del valore di 20-50.000 dollari, con intercettori che costano circa 5.000 dollari ciascuno, una frazione del prezzo dei missili intercettori.


Gli intercettori hanno un’altitudine massima di 5 chilometri, una velocità di crociera di circa 200 km/h e picchi fino a 300 km/h, permettendo di raggiungere i droni Shahed in pochi secondi. La nuova branca dei Sistemi di Difesa Aerea senza Equipaggio sarà inoltre dotata di radar tattici, leggeri, facilmente camuffabili e in grado di rilevare bersagli aerei a oltre dieci chilometri di distanza. Grazie a queste capacità, il loro impiego è ottimale sul fronte e nelle sue immediate vicinanze.

Con attrezzature così specifiche per la missione, la nuova branca dell’Aeronautica formerà il primo strato della rete di difesa aerea ucraina lungo il fronte, abbattendo i droni Shahed russi mentre sorvolano le linee e le zone di confine.

Inoltre, saranno probabilmente posizionati anche attorno a obiettivi di alto valore, oltre ai postazioni fisse di mitragliatrici contraeree, per rafforzare ulteriormente lo strato finale della rete di difesa aerea ucraina. La Russia utilizza in media 160 droni Shahed ogni notte, con attacchi più consistenti superiori a 800 unità, riservando le forze per attacchi di massa; cominciando persino a lanciare attacchi su larga scala anche durante le ore diurne.

Questi sviluppi hanno costretto l’Ucraina a innovare e a incorporare i nuovi droni intercettori nel modo più efficace possibile nella difesa aerea a strati. Droni piccoli e autonomi possono essere schierati su camion mobili o tetti, risultando una soluzione migliore per la difesa a corto raggio nelle città rispetto ai sistemi SAM, e abbastanza discreti da essere posizionati vicino al fronte, dove passano i droni russi.

Prima della creazione di questa branca, varie iniziative volontarie avevano sviluppato intercettori autonomi; ora, l’aeronautica può centralizzare finanziamenti e produzione. Unificando i diversi approcci di ogni unità, verranno utilizzati solo i tipi di droni e le tattiche di intercettazione più efficaci, standardizzabili per l’intera Forza dei Sistemi Senza Equipaggio.

Un drone che occupa il ruolo principale è lo Sting, con un tasso di intercettazione dell’80-90%, spesso impiegato dalle unità precedentemente indipendenti come le “streghe di Bucha”. Da notare che, dalla formazione della nuova branca, oltre il 90% degli abbattimenti giornalieri di droni Shahed sono stati realizzati da droni intercettori.


Nel complesso, questa nuova branca permetterà all’Ucraina di difendersi più efficacemente dalla incessante campagna aerea russa. A causa dell’uso diffuso e dell’innovazione dei droni Shahed e di altri droni d’attacco a lungo raggio, l’Ucraina deve continuare ad adattarsi e innovare. Il coordinamento con le altre branche dell’aeronautica e lo sviluppo continuo della tecnologia AI sarà fondamentale per affrontare le crescenti sfide di difendere un territorio esteso contro sciami di droni. Tuttavia, con la branca dei Sistemi di Difesa Aerea senza Equipaggio che assume il ruolo principale nel primo e nell’ultimo strato della rete di difesa aerea ucraina, la protezione delle retrovie ucraine viene progressivamente rafforzata.

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