Le forze speciali ucraine stanno assaltando la città con elicotteri e liberando le posizioni russe.

Nov 8, 2025
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Oggi ci sono aggiornamenti importanti dalla direzione di Pokrovsk.

Qui, il comando ucraino ha dichiarato che i russi non passeranno a Pokrovsk, mantenendo la linea a nord e proteggendo Myrnohrad dall’accerchiamento. Per ottenere questo risultato e garantire le vie di rifornimento che mantengono attiva la difesa nelle due città, le forze speciali ucraine hanno lanciato un sorprendente raid con elicotteri, con un obiettivo più ampio di quanto sembri in superficie.

I russi sono riusciti a ottenere un parziale punto d’appoggio nei quartieri meridionali di Pokrovsk e hanno messo il resto della città nella zona grigia. Gli ucraini hanno adattato il loro obiettivo tattico e ora puntano a impedire la caduta della parte nord di Pokrovsk.

L’idea è preservare un’arteria logistica funzionante verso Myrnohrad, affinché rifornimenti, rinforzi ed evacuazioni possano continuare. Gli operatori di droni ucraini portano un peso enorme per rendere questo possibile, e le riprese geolocalizzate mostrano la distruzione di un gruppo russo nel settore nord di Pokrovsk, dimostrando che le forze di droni ucraine mantengono un controllo di fuoco efficace e colpiscono con precisione anche nel caos del combattimento urbano.

La difesa di Pokrovsk non riguarda più il mantenimento di ogni strada indefinitamente, ma l’assicurarsi che il corridoio verso Myrnohrad rimanga aperto, impedendo alle squadre di infiltrazione russe di avanzare verso Myrnohrad. Il comando ucraino ha chiarito che mantenere Pokrovsk, pur essendo simbolicamente importante, non è l’obiettivo finale. La priorità è mantenere viva la connessione, negare ai russi un accerchiamento completo e preservare la possibilità di muovere truppe e materiali attraverso i campi settentrionali.

Finora non è stato annunciato alcun ritiro ufficiale da entrambe le città, poiché le unità ucraine rimangono attive, contrattaccando dove possibile e ruotando per stabilizzare la linea. Questo fa parte di un’operazione più ampia per mantenere stabili diversi fronti, e se gli ucraini riusciranno a liberare i russi dal fianco nord vicino a Dobropillia, Myrnohrad resterà una fortezza con linee di rifornimento molto più stabili. Tuttavia, i comandanti ucraini sono consapevoli che, se la situazione dovesse deteriorarsi, potrebbe essere necessario un ritiro graduale, ma per ora sfruttano ogni opportunità per infliggere perdite e rallentare l’avanzata russa.

Il motivo del cambiamento operativo verso Myrnohrad è che Pokrovsk stessa è vulnerabile, essendo facilmente accessibile da sud attraverso insediamenti più piccoli come Zvirove, dove i gruppi di infiltrazione russi sfruttano il terreno e le rovine per entrare nelle periferie. Questo rende quasi impossibile mantenere un perimetro di sicurezza ininterrotto e isolare i russi, anche con droni operanti 24 ore su 24.

Myrnohrad, invece, si trova in terreno aperto circondato da campi, offrendo linee di osservazione più chiare e meno nascondigli per l’infanteria russa. Nonostante ripetuti assalti russi, la città rimane inespugnata, risultato di una pianificazione difensiva attenta e di un adattamento continuo.

Come si può notare, per stabilizzare il settore nord di Pokrovsk, gli ucraini hanno lanciato un’operazione audace che ha sorpreso sia gli analisti sia il nemico, ma l’obiettivo era molto più ampio. Operatori speciali della Direzione Principale dell’Intelligence ucraina hanno condotto uno sbarco direttamente nella zona di combattimento usando elicotteri Black Hawk. Lo scopo era aprire e garantire un corridoio terrestre per i rinforzi e stabilire un perimetro difensivo più solido a nord.

Le riprese rilasciate in seguito hanno mostrato elementi dell’unità speciale “Timur” atterrare sotto fuoco, coordinandosi con squadre di droni e guerra elettronica, e impegnando immediatamente le forze russe all’arrivo. Nonostante i tentativi di difesa aerea russa, gli elicotteri sono riusciti a inserire e recuperare le truppe senza perdite, un fatto che persino fonti russe hanno dovuto ammettere con riluttanza.

Dopo che l’operazione Black Hawk ha garantito un accesso a Pokrovsk, altre forze speciali sono arrivate tramite il corridoio sicuro, e nel giro di poche ore, la parte ucraina ha riconquistato diversi blocchi chiave, con almeno 85 soldati russi eliminati.

Le riprese successive hanno mostrato membri del 3º Reggimento delle Forze Speciali ucraine condurre operazioni di bonifica a distanza ravvicinata, ricognizione e coordinamento difensivo per impedire l’espansione del controllo del fuoco russo. L’intera operazione è stata supervisionata dal Generale Kyrylo Budanov e dal Comandante in Capo Oleksandr Syrskyi, sottolineandone l’importanza per la difesa ucraina.

Nel complesso, la tattica ucraina a Pokrovsk è evoluta da una difesa statica a un adattamento flessibile e stratificato. La priorità ora è impedire ai russi di catturare la metà nord della città e proteggere l’arteria logistica verso Myrnohrad. La situazione resta critica, ma l’inserimento aereo riuscito ha dato nuovo slancio ai difensori. Mentre il comando russo invia ulteriori riserve in combattimento, l’Ucraina sta rinforzando le proprie linee per prevenire una rottura. Pokrovsk può rimanere una città nella zona grigia, ma la difesa di Myrnohrad dipende dal suo mantenimento, anche come fortezza contesa in prima linea.

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