OPERAZIONE DECAPITAZIONE: Gli ucraini COLPISCONO tutti i CENTRI DI COMANDO RUSSI contemporaneamente!
Il fronte di Donetsk è emerso come il punto di pressione critico della più ampia campagna russa, poiché Mosca ridispiega formazioni esauste da tutto il teatro per mantenere viva la sua spinta verso Pokrovsk. Questo massiccio ridispiegamento ha creato sia vulnerabilità sia opportunità, dal momento che Mosca ha concentrato la sua struttura di comando attorno a pochi centri chiave per coordinare l’offensiva. Per l’Ucraina la sfida era chiara: colpire questi nodi prima che nuove brigate russe potessero entrare in azione. Le reti di intelligence e ricognizione – che vanno dalle intrusioni informatiche ai rapporti dei partigiani e alla sorveglianza aerea – hanno fornito a Kyiv un quadro dettagliato dei movimenti nemici e dei centri decisionali. Con questa consapevolezza, l’Ucraina si è trovata in posizione di colpire non la punta di lancia stessa, ma il cervello che dirigeva l’assalto. Lo scontro a Donetsk è dunque diventato non solo un confronto di truppe e corazzati, ma anche una gara di precisione, supremazia dell’intelligence e capacità di decapitare le strutture di comando nel momento decisivo.
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