La Serbia Invia 1 Milione Di Proiettili E 100.000 Colpi All’Ucraina!
La Serbia sta emergendo come uno degli attori più silenziosi ma influenti nella risposta europea alla guerra della Russia contro l’Ucraina. Considerata a lungo un’anomalia filo-Mosca nei Balcani, Belgrado sta ora ricalibrando la propria posizione attraverso gesti discreti ma significativi a favore di Kyiv. Dietro una facciata di neutralità, la Serbia fornisce munizioni, offre aiuti per la ricostruzione e lancia segnali di allineamento con l’Occidente. Questa svolta avviene in sfida alla crescente pressione russa e in un contesto interno ancora largamente favorevole a Mosca. La tensione risultante sta ridefinendo la politica estera serba ed evidenziando i limiti di un delicato gioco diplomatico durato anni. Segue un’analisi delle motivazioni, dei metodi e dei rischi di questo cambiamento — e del perché abbia implicazioni ben oltre i confini regionali.
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