Ritorno inaspettato! I Bayraktar conquistano la Crimea con la forza!
La lotta per la Crimea si è trasformata sempre più in una battaglia di negazione aerea e attacchi di precisione, mentre Kyiv cerca di smantellare le difese stratificate della Russia. Per mesi, i pianificatori ucraini si sono concentrati sull’erosione delle reti radar e dei sistemi di difesa aerea, sapendo che queste capacità costituivano la spina dorsale del controllo di Mosca sulla penisola. Con l’apertura di varchi in quello scudo protettivo, si sono create nuove opportunità per l’Ucraina di reintrodurre nella lotta armi che erano state messe da parte. In primo piano c’è il drone Bayraktar, una piattaforma che simboleggiava la resilienza ucraina nei primi mesi della guerra, ma che era stata quasi resa inattiva dagli adattamenti russi. Ora che l’equilibrio del controllo aereo comincia a spostarsi, il ritorno del drone rappresenta più di un semplice aggiustamento tattico: segnala la riattivazione di uno strumento collaudato in un campo di battaglia trasformato. Questa rinascita illustra come l’Ucraina stia combinando un’usura metodica delle difese con una rinnovata flessibilità offensiva per modificare le dinamiche in Crimea.
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