Oggi, le notizie più importanti arrivano dall’Ucraina.
Le mine antiuomo hanno avuto un ruolo fondamentale nella difesa del Paese fin dall’inizio della guerra. Ora queste armi difensive saranno impiegate in maniera ancora più diffusa sulle linee del fronte, finalmente senza restrizioni.

Due mesi e mezzo fa, il parlamentare Roman Kostenko ha annunciato che l’Ucraina aveva avviato il processo di ritiro dalla Convenzione di Ottawa che vieta le mine antiuomo. Si tratta di un trattato internazionale che proibisce l’uso, lo stoccaggio e la produzione di mine antiuomo. Con il presidente Volodymyr Zelensky che ha poi firmato un decreto per attuare la decisione, l’Ucraina può ora usare liberamente queste mine per respingere gli attacchi russi in modo più efficace.

La Russia non ha mai firmato la convenzione e fa ampio uso di mine sia contro i soldati ucraini che contro i civili. Questo ha creato un campo di battaglia squilibrato per le forze armate ucraine, che erano vincolate da molte delle restrizioni del trattato, mentre il nemico impiegava vari tipi di mine indiscriminatamente. Entro il 2020, l’Ucraina aveva distrutto quasi tutti i tipi di mine proibite per conformarsi al trattato e, quando è scoppiata la guerra, il risultato è stato che il Paese disponeva di poche o nessuna mina per difendersi.

Gli attacchi corazzati sono in calo mentre i russi stanno cambiando tattica, cercando di avanzare con piccoli gruppi di fanteria, il che richiede un maggiore impiego di mine antiuomo. È importante notare che l’Ucraina ha usato mine terrestri già prima del ritiro ufficiale dal trattato, come la serie sovietica PMN, le OZM-72 e le POM-2 a dispersione. Inoltre, nel 2024 gli Stati Uniti hanno trasferito le mine antiuomo M18A1 Claymore. Queste sono progettate per autodistruggersi o diventare inerti dopo un certo tempo, rendendole un’opzione più sicura per evitare rischi duraturi per i civili durante e dopo la guerra.

Il ritiro formale segna tuttavia un punto di svolta, perché consentirà all’Ucraina di ricevere, produrre e immagazzinare mine terrestri, facilitando un approvvigionamento permanente di mine alle linee del fronte. Anche Finlandia, Lituania e Polonia hanno annunciato l’intenzione di ritirarsi dal trattato e aumentare la produzione interna di mine terrestri, con Finlandia e Lituania che hanno dichiarato che forniranno queste mine anche all’Ucraina.

Le mine antiuomo vengono utilizzate per negare l’accesso a determinate aree e rallentare l’avanzata delle truppe nemiche costringendole a bonificare le zone minate. I soldati ucraini possono costantemente minare le linee alberate, obbligando i russi a muoversi allo scoperto o attraverso i campi, rendendoli facilmente individuabili e bersagli privilegiati.


Il modo più semplice ed economico per minare un’area è impiegare i soldati sul terreno, che interrano o camuffano le mine. Quando questo non è possibile, le mine a dispersione possono essere piazzate a distanza tramite proiettili d’artiglieria speciali o droni pesanti.


Gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina le munizioni d’artiglieria Adam (Area Denial-Artillery-Munitions), un proiettile da 155 millimetri che contiene 36 mine individuali. Questo può essere impiegato a decine di chilometri dalla linea del fronte per minare le aree controllate dai russi o per colpire retrovie e negare la ritirata.


Il drone pesante Baba Yaga può inoltre trasportare un carico utile di 15 chilogrammi ed essere usato per rilasciare mine fino a 20 chilometri dall’area bersaglio. Un altro metodo di consegna è rappresentato dai droni terrestri, che possono sganciare o posare mine lungo una via di accesso, una linea alberata o persino direttamente sopra le posizioni russe, in modo discreto e silenzioso, creando spiacevoli sorprese. L’Ucraina utilizza inoltre cariche direzionali a comando, come le Claymore statunitensi, in ruoli difensivi per ridurre i rischi per i civili rispetto alle mine attivate dalle vittime.


Le mine svolgono un ruolo cruciale, poiché la fanteria nemica non sa quando entra in un campo minato, il che li costringe a temere costantemente una minaccia nascosta nel terreno oltre alla minaccia incessante dei droni ucraini dal cielo.

Nel complesso, si osserva una tendenza crescente tra i Paesi che confinano o combattono con la Russia ad abbandonare la Convenzione di Ottawa sulle mine antiuomo per difendersi meglio dall’aggressione russa. Il ritiro formale dell’Ucraina dal trattato le consente di usare in maniera più ampia un’arma difensiva a basso costo per rallentare l’avanzata russa, infliggendo inevitabili perdite.

La maggior parte delle mine utilizzate da Kiev sono progettate per essere meno pericolose per i civili, pur rimanendo efficaci contro le forze d’invasione. Questo sviluppo si rivelerà vitale per la futura difesa dell’Ucraina, non solo sul fronte, ma anche in altre aree di confine.

Commenti