Oggi, le notizie più importanti arrivano dall’addestramento degli ucraini in Occidente.
La Cecchia ha recentemente approvato un programma nazionale volto ad addestrare i piloti ucraini di F16, come parte di un’iniziativa più ampia che forma oltre 800 militari ucraini in vari ruoli specialistici. In particolare, nel 2025 la Cecchia addestrerà otto piloti di F16, che completeranno il corso entro la fine del 2026, svolgendo 150 ore di addestramento di volo in uno dei due campus europei più esperti nella formazione di piloti stranieri. La ministra della difesa Cernochová ha commentato che, se l’Ucraina vuole continuare a difendersi efficacemente dall’aggressione russa, non ha bisogno solo di equipaggiamento militare, ma anche di forze armate ben addestrate, comprese le forze aeree, e che la Repubblica Ceca riconosce la propria responsabilità nell’aiutare l’Ucraina in questo compito.

La Cecchia è l’ultima a unirsi alla coalizione per addestrare i piloti ucraini di F16; guidata dai Paesi Bassi e dalla Danimarca, ha già diplomato fino a 50 piloti di F16 nel 2024, con una previsione di 42 nel 2025 e 72 nel 2026. Inoltre, le stime indicano che la Francia completerà l’addestramento di circa 24 ulteriori piloti di Mirage entro il 2026. Questo darebbe all’Ucraina un totale di circa 188 piloti di caccia entro la fine del prossimo anno, senza contare le centinaia di tecnici di manutenzione necessari a mantenere questi jet operativi e pronti a missioni di combattimento ad alta intensità e frequenza. Ciò permetterebbe all’Ucraina di far volare circa 121 caccia F16 e Mirage, più del doppio di quanto gli analisti dell’aviazione militare stimano necessario per fare una grande differenza nella guerra aerea, con alcuni che ipotizzano possa consentire all’Ucraina di raggiungere una limitata superiorità aerea nell’attuale contesto di una rete di difesa aerea e di un’aviazione russa già sovraccarica e pesantemente logorata.

Va sottolineato che non sono solo i piloti a essere addestrati dagli alleati Nato dell’Ucraina: oltre 127.000 soldati sono stati formati da più di 30 Paesi in Europa e Nord America.

Il principale contributore all’addestramento dei soldati ucraini è di gran lunga il Regno Unito, che ha formato oltre 52.000 uomini e donne delle forze armate ucraine dall’iniziale invasione russa del 2014, con oltre 30.000 addestrati tra il 2022 e il 2023, dopo l’invasione su vasta scala.

Sebbene i numeri siano in gran parte classificati dal 2024, si stima che decine di migliaia di altri soldati siano stati addestrati nell’ambito dell’operazione Interflex del Regno Unito; questa ha persino fornito un’istruzione di base al volo e corsi di lingua inglese a oltre 200 membri dell’aeronautica ucraina come preparazione ai corsi specializzati di volo e manutenzione sugli F16.

Uno dei casi più noti è quello della brigata Anna di Kyiv, addestrata in Francia, composta da 4.500 soldati e completamente equipaggiata con armi francesi e tedesche, con l’obiettivo pratico di creare una brigata meccanizzata di standard Nato per l’Ucraina. Tuttavia, questa brigata è stata circondata da una forte controversia durante l’addestramento e il dispiegamento, poiché cattiva gestione, cambiamenti improvvisi di leadership e un invio affrettato senza un’adeguata formazione nella guerra con i droni hanno causato alla brigata un alto tasso di perdite e diserzioni nelle prime fasi del combattimento.

Come discusso nei rapporti precedenti, questi problemi sono stati successivamente risolti, e molti dei disertori sono stati reintegrati nell’unità senza conseguenze legali, oltre a una nuova insegna rinnovata che onora le radici francesi della brigata.

È importante notare che ora la brigata è in grado di mettere in pratica il proprio addestramento avanzato con effetti devastanti nella battaglia di Pokrovsk, dove i russi non hanno fatto alcun progresso nel loro settore da allora.

Tuttavia, l’alto comando ucraino ha imparato dai propri errori con la brigata Anna di Kyiv, e Zelensky ha emanato un ordine esecutivo che annulla la formazione di nuove brigate, reindirizzando le risorse per sostenere e rinforzare quelle esistenti nelle forze armate ucraine. L’addestramento dei soldati in Occidente continuerà; tuttavia, invece di costituire brigate autonome, queste unità saranno integrate nelle brigate già esistenti.


In questo modo, i soldati addestrati dalla Nato possono condividere le proprie competenze con le unità che non hanno ricevuto tale addestramento, mentre i soldati senza formazione occidentale possono trasmettere la loro cruciale esperienza di combattimento a chi è stato formato in Occidente.

Nel complesso, i numeri dell’aeronautica ucraina stanno crescendo rapidamente mentre gli alleati occidentali, e ora anche la Cecchia, intensificano l’impegno per aiutare l’Ucraina a difendere il proprio spazio aereo.


Con il numero di piloti e di soldati addestrati ogni anno in ruoli di combattimento e di supporto, l’impatto può essere enorme.


Gli alleati dell’Ucraina stanno contribuendo a cambiare le sorti della guerra, non solo fornendo equipaggiamento, ma offrendo agli ucraini le migliori possibilità di vittoria.

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