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Oggi, la notizia più importante arriva dall’Ucraina.
Nel corso della guerra, i difensori ucraini hanno costretto la Russia a cambiare tattica, passando da grandi offensive meccanizzate concentrate a un enorme numero di assalti di infiltrazione. Ora, il ritmo di avanzata russo è stato dimezzato, mentre il numero di assalti rimane ai massimi storici.
I ritmi di avanzata russi sono scesi ai minimi di settembre dall’inizio di maggio, con un guadagno di soli 259 chilometri quadrati di territorio ucraino. Si tratta del 44% in meno rispetto ad agosto, il che corrisponde a circa lo 0,04% della superficie totale del Paese.
Nella direzione di Sumy, i combattimenti continuano, ma i russi non sono riusciti a conquistare alcun terreno. Kupiansk, con il terzo maggior numero di territori passati sotto il controllo russo, è diventato recentemente un punto focale, poiché la Russia ha realizzato progressi incrementali, ma significativi, nella parte settentrionale della città, prendendo alcune abitazioni residenziali.
Il 10% degli attacchi si è verificato nella direzione di Liman, che ha portato al secondo maggior guadagno territoriale per i russi. Questo settore ha visto un aumento delle operazioni di combattimento, ma i russi sono ancora lontani dal prendere il controllo della città. Più a sud, mesi di combattimenti incessanti si sono concentrati nella direzione di Toretsk, ma solo l’8% delle azioni d’assalto si è verificato qui; le forze russe sono riuscite a conquistare soltanto il 4% del totale dei territori ucraini guadagnati a settembre.
Le statistiche mostrano anche che l’obiettivo principale della Russia è conquistare Pokrovsk, poiché un terzo dei loro assalti era diretto verso la città. Pokrovsk è circondata su tre lati, ma la difesa rimane efficace, respingendo gli attacchi dal sud mentre conduce operazioni di controffensiva a nord della città. Nel settore di Dnipropetrovsk, la Russia ha ottenuto i maggiori successi, conquistando il 53% di tutti i chilometri quadrati con solo il 16% delle azioni d’assalto durante il mese, il che indica che i loro avanzamenti sono significativamente superiori rispetto alle azioni d’assalto.
Le tattiche di assalto russe sono cambiate, passando da offensive meccanizzate a infiltrazioni con un piccolo numero di fanti. Effettuare assalti con veicoli corazzati è diventato difficile, poiché la sorveglianza costante dei droni permette ai difensori di individuare le forze attaccanti a chilometri dietro la linea di contatto e iniziare a ingaggiarle prima che raggiungano le posizioni ucraine.
Piccoli gruppi di fanteria di due o quattro soldati sono più difficili da individuare perché utilizzano coperte per ridurre la firma termica o si vestono da civili per evitare di essere rilevati. Tuttavia, entrambi gli attacchi contano solo come uno nelle statistiche, il che significa che la potenza degli assalti è diminuita significativamente, mentre il numero rimane lo stesso, mostrando che la Russia sta perdendo la capacità di ottenere guadagni consistenti.
Ciò significa che le tattiche di infiltrazione russe sono estremamente suscettibili a produrre guadagni incrementali, ma non possono concretizzarsi in spostamenti significativi o rotture delle linee. Oltre al drastico calo della potenza offensiva dell’esercito russo, il mese scorso è stato sprecato un enorme numero di risorse a Dobropillia nel tentativo di ricongiungersi con le forze circondate. Questi sforzi falliti hanno provocato circa 12.000 perdite tra uomini e 400 veicoli corazzati distrutti.
Allo stesso modo, nella direzione di Sumy, i russi stanno perdendo molti uomini tentando di mantenere i guadagni precedenti a Oleksiivka, anche se la situazione è diventata praticamente insostenibile.
L’Ucraina sta sfruttando la filosofia offensiva costante dell’esercito russo, permettendo in parte di convogliare più truppe nelle zone di sterminio in diversi settori, come dimostrano i risultati su più parti del fronte. In particolare, la maggior parte di queste operazioni di convogliamento è condotta completamente o parzialmente dai reggimenti e battaglioni d’assalto ucraini, recentemente unificati in un ramo delle forze d’assalto combinate, che aiuta a coordinare risorse, conoscenze e sforzi anche su più fronti contemporaneamente.
Con il nuovo ramo, la capacità dell’Ucraina di difendersi efficacemente dall’ondata russa contribuisce anche alla diminuzione del successo dei russi.
Nel complesso, i guadagni territoriali della Russia stanno diminuendo, mentre l’intensità dei suoi attacchi rimane la stessa. La nuova tattica dei piccoli gruppi di fanteria consente loro di mantenere una postura offensiva ben oltre il punto in cui le loro capacità si sono essenzialmente esaurite, spiegando il dimezzamento del ritmo di avanzata russo, anche prima dell’inizio della stagione delle piogge e del fango.
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